Ciao a tutti, in questa recensione vi spiego come sfuggire ai pollini ed alle polveri sottili dello smog, pur viaggiando in sella alla propria amata moto. Non tutti sanno che esporsi per minuti ai gas di scarico, significa inalare sostanze che si depositano nei proprio bronchi e alveoli polmonari, sostanze che vengono classificate come irritanti ed addirittura cancerogene. Non solo quando si vede la fumata nera di un camion o di una vecchia auto significa pericolo, ma purtroppo le polveri sottili sono sempre presenti anche se invisibili in concentrazioni e in dimensioni differenti. Le conseguenze sono ancora peggiori nei soggetti allergici, che non tollerano la polvere o i pollini nel periodo primaverile. Partendo da una necessità personale in quanto asmatico allergico cronico, ho maturato la soluzione che mi consentisse di poter utilizzare la moto senza problemi ossia utilizzare una mascherina filtrante. La prima domanda che mi sono posto: ma che tipo di mascherina serve? Così da una rapida ricerca ho individuato che sono sufficienti i prodotti certificati FFP1, ma più indicati i FFP2 con potere filtrante di polveri e sostanze con dimensioni PM10 e PM2,5 in concentrazione 0,1 < TLV < 10 mg/mc (tra cui pollini, polveri sottili, particolato smog in generale) idonei per fermare le sostanze altamente irritanti che si annidano negli alveoli bronchiali e polmonari. Dopo aver quindi scartato mascherine puramente estetiche solo specchietto per le allodole a scopo di marketing, ho invece trovato un prodotto funzionale e valido di una nota azienda, che rientra nelle specifiche. L'azienda che produce queste mascherine è italiana e si chiama ICEA . Cliccando il link potete approfondire i concetti sopracitati. Il mio scopo è l'utilizzo con il casco integrale. Quindi presi contatti con l'azienda, ho avuto modo di ricevere e poter testare alcuni prodotti ICEA. Le mascherine che ho provato sono appunto omologate FFP2 e sono modelli refil 630(senza valvola) e 631(con valvola di espirazione) disponibili in diverse colorazioni (in foto i colori Blue, Camouflage e Nero) Maneggiando queste mascherine, posso dire che sono fatte con materiali di qualità e finiture di rispetto. Non sono le solite mascherine bianche , povere nella costruzione e poco pratiche. Interessante la bordatura costituita da un elastico scorrevole alla struttura la cui differisce dalle economiche graffette metalliche che 2 volte su 3 rischi un'elasticata nell'occhio mentre tenti di indossarle. Il materiale multistrato filtrante, oltre alla sua funzionalità esternamente è gradevole al tatto e nell'aspetto della sua texture regolare. Tascabile, leggera ma resistente occupa poco spazio nella sua bustina singola per ogni maschera. Si adatta ergonimicamente al viso, non lascia spazi vuoti vicino agli zigomi grazie alla regolazione dello stringinaso. Per ogni modello di maschera anche con potere filtrante differente, c'è la versione con valvola di sfogo per espirazione. E' una valvola laterale di non ritorno, una sorte di membrana che permette la facile fuoriuscita dell'aria espirata dalla bocca evitando condensa nella mascherina. Dopo aver provato la mascherine ed aver preso confidenza nel respirarci all'interno senza avvertire senso di claustrofobia, ho calzato un vecchio casco integrale, un modello di 15 anni in cui lo spazio era abbasta per indossare mascherine con la valvola. Dopo qualche minuto di ventilazione, ho notato solo un lieve aumento di temperatura dovuto al fiato caldo. La sensazione è paragonabile ad indossare un sottocasco o ad una bandana sulla bocca, quindi immagino in corsa con l'aria che filtra da sotto al caso questa sensazione svanisce. Muovendo la testa, la mascherina rimane salda e non si sposta dalla sua posizione, l'elastico sottile non influisce minimamente con il casco. Esteticamente , le mascherine così colorate si integrano con il casco stesso. Ho voluto ripetere il test, con casco di ultima generazione, con più protezioni facciali e quindi ridotto spazio nella zona naso-bocca. Devo dire che grazie alla forma e morbidezza della mascherina, si riesce comunque ad adattare schiacciandola leggermente. In questa situazione, è sconsigliata la versione con valvola di espirazione, in quanto il volume della maschera verrebbe ulteriormente ridotto dall'ingombro e provocherebbe un senso mancanza d'aria. Considerato che l'uso non è agonistico e che solitamente non viene il fiatone utilizzando la moto in strada, quindi la mascherina non ostacola la normale respirazione. Essendo ancora inverno, non posso dare una valutazione nell' utilizzo estitivo con temperature alte, però penso l'unico inconveniente lo si avrà da fermi per quei pochi secondi al semaforo. Come si soffre sotto il giubbotto, credo ne valga ancora di più la pena portar pazienza per non respirarsi i gas nocivi. Per un uso intenso lavorativo, solitamente la mascherina va cambiata ogni 8 ore per questioni igeniche e di efficenza. Mentre per i giri in moto con esposizione a polveri meno concentrate all'aria aperta, la si può cambiare ogni 1-2 settimane. Spero di aver chiarito dubbi a chi come me, voleva capire nel concreto la possibilità di usare queste maschere con il casco integrale. Poi se volete farvi un giro in bicicletta, o verniciarvi pezzi della moto, la maschera torna sempre utile. Pochi euro per un grande risparmio di salute. Leave a Reply. |
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February 2015
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